2011/Agosto 2014 -Euromediterraneo tra rivolte e alternativa

Il nostro andare oltre ci porta a dirigere con forza la nostra rotta verso l’Euromediterraneo.

A dicembre 2010 in uno sperduto paesino della Tunisia Sidi Bouzid, un giovane, Mohamed Bouazizi, si dà fuoco per protestare contro la disoccupazione. Questo episodio è la miccia che accende quella che verrà chiamata Primavera Araba, ovvero un profondo cambiamento dell’assetto dei paesi del MedioOriente, con risvolti allora di certo non prevedibili. 

Andiamo a vedere, conoscere, stringere relazioni e cercare di capire perché quel che accade in questo pezzo di mondo appartiene, interroga anche noi.

Lo spazio euromediterraneo è lo spazio politico che abbiamo scelto.

La questione di come le rivolte interroghino la ricerca di una alternativa radicale dell’intero sistema riguarda anche noi.

La Tunisia diventerà una nostra seconda casa, come lo è stato il Messico per tanti anni, dove continuiamo ad andare per seguire le vicende dell’autonomia zapatista.

In Tunisia comprendiamo a fondo come non ci sia niente di scontato nella parola rivoluzione, la pericolosità dell’islam politico, moderato e radicale, le scelte internazionali che continuano ad alimentare la corruzioni anche se a parola tutti si riempiono la bocca di “sostegno alla democrazia”.

Non scegliamo mai di appiattirci ma invece cerchiamo di andare in profondità, senza scorciatoie.

Visitiamo anche il Libano nella primavera 2014 che ci porta ad approfondire anche quel che succede in Siria.

Così come inizieremo ad andare anche in Marocco. 

Continuiamo ad andare costantemente anche dagli zapatisti in Chiapas, in Messico, dove nel 2013 parteciperemo alla prima edizione dell’Escuelita zapatista.

In Italia e a livello locale siamo impegnati nella battaglia referendaria per l’acqua bene comune e contro il nucleare, senza mai fare del ragionamento dei beni comuni una nuova ideologia salvifica.

A livello locale, oltre a coinvolgere sempre su quanto facciamo in giro per il mondo, convinti che non si possa rinchiudersi nel proprio piccolo mondo antico, realizziamo  diversi progetti collegati alle tematiche ambientali.

IN TUNISIA

Marzo 2011- Incontrare la rivolta

In Tunisia arriviamo a marzo 2011 con una iniziativa del Forum Sociale. E’ una delegazione, la prima, di esponenti delle diverse organizzazioni, associazioni, sindacati della “società civile”, che raggiunge la Tunisia per incontrare gruppi, associazioni, attivisti, sindacati, insomma in poche parole chi a partire dal dicembre 2010 si è rivoltato contro il regime di Ben Alì, provocandone la caduta il 14 gennaio 2011.

Sono incontri densi ed importanti nella capitale, nel sud del paese, nelle zone marginalizzate, per iniziare a capire cosa sta succedendo. Arriviamo fino al confine con la Libia nella zona di Ras Jadire per vedere con i nostri occhi la durissima situazione di oltre 150.000 persone di varie nazionalità (parte della forza lavoro impiegata dal sistema di Gheddafi), fuggite dal paese e entrate in Tunisia per cercare rifugio. Gli stessi tunisini si sono organizzati per soccorrerli, prima dell’arrivo del carrozzone umanitario internazionale.

Poco dopo sempre ad aprile 2011 sarà la Carovana Uniti per la Libertà, a cui partecipiamo, a raggiungere il il campo profughi di Ras Jadire, distribuire i materiali raccolti in Italia ed incontrare i protagonisti della rivolta ed i volontari che si sono autorganizzati per dare sostegno alle vittime della repressione del regime di Gheddafi e dei bombardamenti.

2012 – Periferie Attive

Da questi primi viaggi e collaborazioni nasce il primo progetto strutturato a cui collaboriamo. Periferie Attive coordinato da GVC, che durerà fino al 2015. Si tratta di una serie di attività a sostegno delle associazioni e realtà nel sud della Tunisia e dell’informazione indipendente.

2013 – Shaping the mena coalition on freedom of expression

Il secondo progetto che si incastra con Periferie attive è coordinato da Un ponte per, noi siamo partner.

L’obiettivo è creare un network mediterraneo per la difesa della libertà d’espressione, coinvolgendo i principali protagonisti delle battaglie per il diritto all’informazione e gli attivisti dei movimenti che animano le proteste in Iraq, Egitto, Tunisia e Marocco.

Il progetto ci permette di rafforzare i Media Center nel Sud della Tunisia ma anche di ampliare i nostri contatti con gli altri paesi coinvolti nelle attività, in particolare Marocco e Iraq.

2013 FORUM SOCIALE A TUNISI

Per la prima volta in un paese arabo si svolge a Tunisi il Forum Sociale Mondiale.

Ci andiamo insieme ad una vasta delegazione italiana, con cui poi andremo al Sud per incontrare le realtà dei tre CMC che sosteniamo.

… ANCORA EUROMEDITERRANEO

Febbraio 2014 – In Italia l’Olio di Argan dal Marocco

Un nuovo prodotto si aggiunge al Cafè Rebelde del Chiapas, allo zucchero dei Sem Terra, all’olio della Palestina: l’olio d’argan che viene importato da Ya Basta Bologna.

Maggio 2014 in Libano Sulle rotte dell’Euromediterraneo

Tra marzo e maggio 2014 diamo vita ad una iniziativa che chiamiamo “Sulle rotte dell’Euromediterraneo”, tre delegazioni in Tunisia, Turchia e Libano organizzate da Un Ponte per .. e la Coalizione Ya Basta Marche, NordEst, Emilia Romagna e Perugia.  Le delegazioni andranno in alcuni dei “luoghi simbolo” del dramma che si consuma sui confini mobili dell’Europa, dando vita ad una azione partecipata e coordinata per intessere relazioni, conoscenze ed una narrazione comune, contribuendo alla costruzione di un euromediterraneo di diritti e libertà. L’iniziativa parte dalla condivisione della Carta di Lampedusa per affermare che la vita e i diritti essenziali di ogni essere umano vengono prima delle normative formali.

Delle tre delegazioni, quella in Libano è particolarmente interessante perché ci permette di conoscere il paese dei cedri, la sua realtà, le sue contraddizioni ed anche di capire di più di quel che sta succedendo con la guerra civile in Siria.

E così continuiamo a far sempre più nostro l’Euromediterraneo

IN MESSICO

11 giugno 2011 Matteo

In un tragico incidente muore a Toluca in Messico, Matteo Dean, un amico, un compagno, uno di noi. Con lui abbiamo imparato a vivere il Messico, le sue contraddizioni, le sue bellezze. Con lui abbiamo girovagato per l’America Latina, fino all’Ecuador. Con lui abbiamo bicicletatto sotto la neve a Copenhagen.

Per ricordare lo spirito libero che era Matteo editiamo un volume con i suoi articoli.

Estate 2013 – L’Escuelita zapatista

Partecipiamo alla prima edizione della nuova iniziativa zapatista: l’Escuelita, ovvero la condivisione dall’interno del percorso dell’autonomia e dell’organizzazione che si sono date le comunità indigene in Chiapas

Seguiamo poi gli incontri, convocati dall’Ezln e dal Congresso Nazionale Indigeno, dove si incontreranno delegati provenienti da tutte le realtà indigene del Messico. Andremo nella Selva, prima a La Realidad per l’anniversario della nascita dei Caracoles, poi in visita ai progetti che stiamo portando avanti.

24 Maggio 2014 – Omaggio a Galeano, durante il quale il Subcomandante Marcos cessa di esistere

Nel Caracol de La Realidad, nella Selva in Chiapas, Messico sono centinaia gli zapatisti che rendono omaggio al loro compagno Galeano, ucciso pochi giorni prima dai paramilitari. Durante la cerimonia il Subcomandante Marcos pronuncia il suo ultimo discorso pubblico. Da qui in avanti sarà il Subcomandante Galeano.

COMANDANCIA GENERAL EZLN – SUBCOMANDANTE INSURGENTE MOISES – OMAGGIO A GALEANO

ENTRE LA LUZ Y SOMBRA – SUBCOMANDANTE MARCOS CESSA DI ESISTERE

… ED IN ITALIA

2010 – 2011 Acqua Bene Comune: i referendum

Fin dal 2010 ci siamo impegnati nella battaglia referendaria per l’acqua bene comune e contro il nucleare. A Padova siamo tra i promotori del Comitato 20 marzo per partecipare alla manifestazione nel marzo 2010 che vedrà una amplissima partecipazione.

Da aprile a luglio del 2010 ci impegniamo nella raccolta di firme per i referendum. Su tre quesiti promossi dal Forum Italiano Movimenti per l’acqua, ne verranno accettati due.

Si arriva al 2011, i referendum vengono fissati per il 12 e 13 giugno. Ci impegniamo con determinazione perché si raggiunta il quorum sia per i due referendum dell’acqua sia per quello del nucleare, la cui pericolisità è stata confermata dall’incidente di Fukushima in Giappone. Si capisce che c’è tanta attenzione: banchetti, iniziative si svolgono ovunque.

I referendum vincono con il 90%, il quorum è raggiunto abbondantemente.

Continueremo a seguire le mobilitazioni percheè il volere referendario sia mantenuto, cose che le istituzioni non hanno intensione di fare. A livello locale partecipamo alle mobilitazioni perché l’amministrazione faccia propria la scelta dell’acqua bene comune e a livello nazionale seguiamo la campagna di obbedienza civile perché i profitti vengano tolti dall’acqua, con la consapevolezza che non basta un sì su una scheda ad invertire la scelta che fa delle risorse una merce ma anche che il tema dei beni comuni non possa essere la panacea ad ogni questione.

…. E A PADOVA

Dicembre 2010 Obiettivo ambiente

A Padova realizziamo un Corso di formazione dedicato ad apprendere le tecniche fotografiche per la comunicazione off e on line per veicolare messaggi rivolti alla salvaguardia ambientale, con l’aiuto di un nostro carissimo amico fotografo, Angelo, e della nostra amica fotografa Simona Granati.  

Novembre 2012 – aprile 2013 Riduciamo i rifiuti

Realizziamo un opuscolo in 4 lingue (italiano, francese, inglese ed arabo) dedicato alla corretta gestione dei rifiuti.

Maggio 2013 – Marzo 2014 Coltivare il futuro

Realizziamo un e-book per socializzare le informazioni maggiormente utili per i giovani alla ricerca di occupazione nel settore agricolo.


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