Si è svola nel Caracol di Morelia la terza edizione del CompArte, questa volta intitolato “ POR LA VIDA Y LA LIBERTAD – Píntale caracolitos a los malos gobiernos pasados, presentes y futuros ”.
Due anni fa a partire dalle riflessioni degli zapatisti sull’importanza delle arti e delle scienze nel comprendere il presente per cambiarlo, sono state proposte dall’EZLN due edizioni di CompArte, Festival di tutte le arti e due edizioni di ConCiencias, incontro di riflessione sulle scienze.
Le diverse espressioni artistiche hanno la forza di svelare la realtà ma anche di immaginare un futuro, che si basi sullo scardinamento delle forme di sfruttamento contemporaneo.
Quest’anno Comparte si è svolto nelle strutture allestite presso il Caracol di Morelia. Gli auditori, i palchi gli spazi che pochi mesi fa hanno ospitato l’Incontro Internazionale delle donne ribelli del marzo scorso.
L’edizione 2018 di CompArte, il 6, 7 e 8 agosto, si è collegata come date all’incontro delle Reti d’appoggio al Consiglio Indigeno di Governo, nei giorni immediatamente prima il 3, 4 e 5 agosto e alla data del 9 agosto quindicesimo anniversario della nascita dei Caracoles e delle Giunte di Buongoverno.
A Morelia per più di una settimana donne e uomini zapatisti, giunti da tutti i Caracoles, hanno garantito l’organizzazione infaticabile della gestione di ogni aspetto degli eventi, dalla logistica, alla documentazione visiva ed audio, dalla amplificazione sonora agli aspetti dell’igiene fino alla sicurezza.
Il tutto accompagnato, come sempre accade con gli zapatisti, da una allegria ed una disponibilità continua. Neanche qualche temporale scrosciante è riuscito ad impedire l’andamento del rullino di marcia, accompagnato dalle musiche fino a notte fonda.
Un lavoro collettivo con la partecipazione di moltissimi ragazze e ragazzi, le “nuove generazioni” zapatiste, quelle di cui ha parlato il subcomandante Galeano nel racconto “La ultima mantecada en el sur est mexicano” letto nella giornata di anniversario, che vi proponiamo a conclusione di questo articolo.
COMPARTE 2018
Per tre giorni si sono susseguiti laboratori ed incontri con la partecipazione di artistici messicani e stranieri e spettacoli di danza, teatro e musica,
Dai cinque Caracoles le opere presentate dagli zapatisti hanno spaziato dal racconto della loro storia passata, raccontando i motivi della rivolta, i tradimenti di governi e partiti, le aggressioni paramilitari, alla descrizione del presente con le forme dell’autogoverno dall’educazione alla salute, alla giustizia alla produzione.
Uno sguardo capace di spaziare continuamente sulla realtà nazionale e globale, parlando delle forme moderne del domino capitalista e delle crisi che comporta per il pianeta e l’umanità intera. Un sorte di grande affresco collettivo reso possibile dalla partecipazione di decine e decine di zapatiste e zapatisti, che si sono alternati in canti, poesie, balli, opere di teatro con trame e sceneggiature complesse.
Una ricca elaborazione artistica che dimostra l’inarrestabile cammino di crescita personale e collettiva delle comunità zapatiste che si autogovernano, resistendo nei loro territori.
Diverse opere, sia musicali che teatrali, riguardano le elezioni messicane. Le false promesse elettorali dei vari schieramenti, il peso del capitalismo finanziario ed imprenditoriale nella scelta di Andres Manuel Lopez Obrador come vincitore, gli scenari futuri legati ai progetti già annunciati da Amlo. Ma oltre alla descrizione di ciò che è successo ampio spazio è stato dato al percorso del Consiglio Indigeno di overno con la sua portavoce Marichuy.
Dalle comunità zapatiste le opere presentate hanno spaziato dalla valorizzazione delle espressioni artistiche tradizionali all’incursione curiosa e determinata nelle sonorità più urbane come il rap.
Se l’attenzione verso l’attualità ed il futuro è sempre presente nell’elaborazione collettiva zapatista, un posto particolare ce l’ha il ricordo.
Il ricordo di chi non c’è più, di chi ha perso la vita combattendo in quel lontano 1 gennaio 1994 così come chi è stato vittima anche recente degli attacchi dei paramilitari, come Galeano, ucciso a La Realidad nel maggio 2014.
QUINDICESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEI CARACOLES
Nel 2003 la nascita dei Caracoles, come sedi delle Giunte di Buongoverno segna un passo importante nel percorso dell’autogoverno zapatista.
Le cinque Giunte raggruppano i Municipi Autonomi, costituiti dai vari villaggi nelle cinque zone del Chiapas.
Le Giunte coordinano, ad un livello continuamente partecipato dalle comunità, le attività della zona dall’educazione, alla salute, alla giustizia, alla produzione. Non “comandano ma obbediscono” nello spirito dei principi elaborati collettivamente, garantendo uno sviluppo omogeneo del territorio, in modo che nessuno resti indietro.
L’individuazione collettiva delle necessità si accompagna ad un processo costante di verifica. Quello che si fa non è scritto in nessun manuale preconfezionato, basato su solidi principi intoccabili, ma è il frutto di un continuo “camminare domandando” che si scontra con difficoltà e contraddizioni. Certo è che il miglioramento delle condizioni di vita si vede, si capisce dalla vivacità dei giovani, dalla curiosità continua di accettare nuove sfide, in una complessità sociale sempre maggiore. Il ruolo sempre maggiore assunto dalle donne ne è una dimostrazione.
Questo non significa che tutto sia perfetto ed idilliaco. Nè tanto meno, come dicono gli stessi zapatisti, sia un modello esportabile. Ma di certo dall’agosto 2003 di strada se ne è fatta tanta.
E gli zapatisti la raccontano attraverso le parole e le note di questo anniversario, così come la racconta il Subcomandante Galeano con il racconto La ultima mantecada en la mantansa del Surest messicano.
Dopo aver partecipato agli eventi nel Caracol di Morelia, il nostro viaggio continua per incontrare i Promotori di salute per la Campagna Juntos para el derecho a la salud nella zona del Caracol de La Garrucha.
Materiali originali disponibili presso:
Caminantes – Centro Studi e Documentazione sul Messico e l’America Latina
Napoli – Largo Banchi Nuovi NAPOLI Mail: csdm-caminantes@yabasta.it