Fin da ieri correva nel web la notizia che in tant@ aspettavamo e speravamo.
Kobane simbolo materiale della resistenza alla barbarie dell’Isis è ora in mano alle forze curde YPG/YPJ.
Di seguito trovate la nota dell’Ufficio di Informaizone del Kurdistan in Italia.
Ora si apre un’altra sfida: quella di ricostruire materialmente la città per permettere lo sviluppo del progetto di cooperazione che è riuscito a vivere anche nei mesi drammatici dell’assedio.
Parleremo della realtà di Kobane e della Rojava, dell’importanza della sperimentazione autonoma intrapresa in questa parte della Siria nella Rassegna Oblò a Padova il 9 febbrario 2015 con Ivan Grozny, Zerocalcare, Gianfranco Bettin e Domenico Chirico …
Dopo 134 giorni di eroica resistenza agli attacchi di ISIS, oggi finalmente le forze di difesa del popolo YPG/YPJ hanno annunciato che la città di Kobanê nel Kurdistan occidentale, Rojava, è stata completamente liberata dalle bande del cosiddetto Stato Islamico. La popolazione di Kobanê ha iniziato a festeggiare, così come in altre città curde.
Questo è il risultato dell’eroica resistenza che ha visto la partecipazione di tutta la popolazione curda, donne, giovani, vecchi, bambini, e di volontari giunti a dare il loro contributo da tutte le parti del mondo. Le YPG/YPJ, in collaborazione con Burkan Al Firat e un contingente di peshmerga, non ha arretrato di un passo nonostante la grande disparità di armi e rifornimenti che vedevano l’ISIS in vantaggio: questo dimostra che quando un popolo si difende per la propria vita e per quello in cui crede, non è possibile sconfiggerlo.
Salutiamo dunque questo bellissimo risultato che ridà speranza a tutta la regione, ricordando che l’esperienza dei cantoni e dell’autonomia democratica cui i curdi hanno dato vita è ancora sotto attacco; occorre quindi tenere alta l’attenzione per liberare tutte le altre aree ancora a rischio e per chiedere che finisca l’appoggio che molti stati – inclusa la Turchia – continuano a dare a questi terroristi che non rispettano l’umanità.
Come Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia chiediamo ora a tutte le forze politiche, sociali, sindacali, alle organizzazioni della società civile in Italia e a tutti i singoli e i gruppi che hanno simpatizzato con la resistenza di Kobane, di adoperarsi con tutti i mezzi e secondo le proprie possibilità per ricostruire insieme la città.
Ufficio di Informaizone del Kurdistan in Italia
26.01.2015