E’ un tam tam di iniziative quello che sta succedendo in Messico dopo il massacro degli studenti di Ayotzinapa il 26 settembre 2014.
Nella capitale hanno manifestato in migliaia e migliaia, a San Cristobal le basi d’appoggio zapatiste sono scese in corteo con una lunga marcia silenziosa, nel Guerrero decine di migliaia di maestri e non solo hanno riempito la capitale dello stato, cortei e marce in Guanajuato, Puebla, Oaxaca.
Ovunque chiara ed esplicita la denuncia che l’orrenda morte dei giovani stidenti è un crimine di stato, di quella perversa forma stato che oggi rappresenta il governo messicano, dove narcos e poteri formali si intrecciano, si contrappongono in difesa dei propri interessi, si alleano e si allontanano in un macabro scenario di morti, desaparecidos e impunità.
Narco stato, lo hanno definito molti manifestanti urlando la rabbia, manifestando in silenzio, portando cartelli e striscioni che dicono basta.
Al grido che arriva dal Messico si sono uniti molti messicani all’estero così come in diverse città a livello internazionali si sta chiedendo di fermare l’impunità generale.
Nei comizi ed interventi sono stati ricordati i terribili fatti di Iguala: gli studenti della Normal Rural de Ayotzinapa attaccati in un agguato lo scorso 26 settembre, il primo bilancio dei morti, le fosse comuni i desaparecidos, le responsabilità di polizia e potere locale.
Il nostro Messico querido , quello degno è sceso in piazza per rompere il silenzio, mentre si avvicina l’occasione di incontro promossa dall’EZLN e dal CNI con il Primo festival Mondiale delle Resistenze e Ribellioni contro il capitalismo per dicembre 2014 a cui parteciperemo come Associazione Ya Basta Padova.
COMUNICATO EZLN Ottobre 2014