Si è svolto a Rabat in Marocco dal 10 al 15 novembre 2018 lo Scambio giovanile Disegnare il futuro a cui hanno partecipato ragazze e ragazzi marocchini, subsahariani e italiani.
Lo Scambio, che si è svolto attraverso un Laboratorio di fumetti, condotto dal fumettista Claudio Calia e momenti di animazione di gruppo a cura di Emiliano Bon di Xena, ha avuto al centro il tema delle migrazioni.
Dodici le storie a fumetti realizzate dai partecipanti, che vi presentiamo con l’Ebook Disegnare il futuro. Buona lettura!
Come è nato Disegnare il futuro?
L’esperienza di CEFA e dell’Associazione Chantiers et Culture ha permesso di conoscere le molte contraddizioni che vive il Marocco, da sempre terra di migrazioni ed ora diventato anche terra d’arrivo per il flusso di migranti in transito dall’Africa Subsahariana che finiscono poi, per scelta o mancanza di alternative, con lo stabilirsi nel paese.
Una sorta di situazione simbolica e paradigmatica.
Da questo nasce la proposta di creare un’occasione di incontro e scambio tra giovani di paesi diversi, ma tutti luoghi di partenza, arrivo e transito, per permettere un’ampia riflessione sulla complessità del tema delle migrazioni, oltre i luoghi comuni, attraverso il linguaggio dei fumetti.
Una settimana insieme ….
A Saleh, quartiere periferico di Rabat, i 12 ragazze e ragazzi marocchini, italiani e subsahariani hanno partecipato al Laboratorio di fumetto ed ai momenti di animazione collettiva.
Claudio Calia, dopo aver illustrato la nascita e lo sviluppo del fumetto come linguaggio di comunicazione sociale, ha accompagnato i partecipanti nella conoscenza delle tecniche base di realizzazione, in modo che tutte e tutti fossero in grado di produrre una propria storia.
Emiliano Bon ha costruito attraverso la progressione creativa di momenti di animazione di gruppo la possibilità per i partecipanti di rafforzare il lavoro comune e condividere riflessioni e sensazioni.
Per tutte e tutti i partecipanti è stata una settimana ricca di emozioni in cui ognuno ha potuto arricchirsi, attraverso il confronto con l’altro.
Conoscersi direttamente spezza tabù e paure
Questo permette ai giovani di riconoscersi semplicemente per quello che si è: una generazione con desideri, sogni ed anche preoccupazioni comuni.
Vivere un’esperienza comune costruisce anche la possibilità di cambiare punto di vista.
Cose scontate per l’uno non lo sono per l’altro.
Stupirsi se un ragazzo subsahariano per indicare una sensazione positiva si sposta dove c’è disegnata la pioggia, proprio perchè il suo è un territorio secco e la pioggia è vita.
Provare insieme a trovare un bandolo nella matassa delle definizioni : per un marocchino i subsahariani sono africani, loro no, invece per un europeo sono africani sia i marocchini che quelli più a sud.
Riflettere insieme sul fatto che non è solo una questione di parole “geografiche”. Su questo insieme si basa lo sviluppo del razzismo e dell’esclusione.
Superata la reciproca timidezza i partecipanti si sono semplicemente specchiati tra loro per quel che sono: giovani ragazze e ragazze che solo la sfortuna o fortuna ha fatto nascere qui o lì, con tutto quello che significa.
Alcuni, grazie al passaporto che possiedono, possono prendere al volo un last minute per farsi un week end in qualsiasi parte del mondo..
Altri penano per avere il visto Shengen anche solo per turismo e molte volte ricevono un rifiuto.
Altri affrontano deserti e mari per muoversi, anche se magari resterebbero volentieri nelle loro terre bellissime se potessero viverci con diritti e dignità.
Dove si è nati e dove si risiede segna e definisce la tue libertà di muoversi e non solo.
Attorno a questi grandi temi il linguaggio del fumetto ha permesso ad ogni partecipante di esprimersi, raccontarsi e raccontare, imparando ad usar al meglio le grandi potenzialità di comunicazione sociale delle illustrazioni .
Le 12 storie realizzate dai partecipanti allo Scambio sono raccolte nell’Ebook Disegnare il futuro e verranno presentate in una Mostra che sarà esposta in Italia e Marocco nelle prossime settimane.
Disegnare il futuro è non aver paura di esprimere quel che si è e farlo insieme ad altri per arricchirsi delle tante sfumature che siamo.
Disegnare il futuro è coordinato da Associazione Ya Basta insieme ai Partner CEFA e Association Chantiers et Cultures con il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese.