Arte per il sociale in Iraq – Musicoterapia con Walking Arts NGO

Il Progetto Arte per il sociale, con il contributo di CCFD- Terre Solidaire, ha lo scopo di contribuire allo sviluppo dell’ONG Walking Arts, favorendo l’azione in rete di artisti/e iracheni per promuovere diritti, libertà e il protagonismo giovanile attraverso la formazione all’utilizzo dei linguaggi artistici a fini sociali e di creazione di sbocchi occupazionali.

All’interno del Progetto Arte per il sociale si è svolto a Sulaymanhiya presso il Monastero Deir Mar Musa un primo Traning dedicato all’utilizzo dei diversi linguaggi artistici a scopo sociale e terapeutico.

La formula scelta per il Traning è stata quella della condivisione con esperti internazionali degli orizzonti a 360 gradi in cui possono essere usati i diversi linguaggi artistici in situazioni di disagio sociale, disabilità e trauma psicologico.

I relatori sono intervenuti in web conference interattiva con i partecipanti in Iraq e ad ogni sessione è seguito un confronto e scambio che si è tradotto in attività laboratoriali specifiche.

Le sessioni sono state tre.

Alessio Surian dell’Università di Padova ha fatto un’introduzione ampia sulla musico terapia ed i campi d’utilizzo. La relazione ha spaziato dal campo medico a quello terapeutico e delle neuroscienze, accompagnata da una costante riflessione sul contesto sociale.

Bruno Lovadina, regista e direttore di Bel Teatro, ha relazionato sull’uso del teatro nelle disabilità, raccontando la lunga esperienza in questo campo maturata in venticinque anni di lavoro in Italia e all’estero. La relazione si è arricchita di una parte laboratoriale nella quale i partecipanti hanno potuto sperimentare delle semplici tecniche utili ad abbattere le paure del lavoro in comune.

Chiara Patronella ed Ivana Di Stefano, musiciste e psicoterapeute, specializzate in didattica musicale speciale, hanno affrontato le metodologie per utilizzare la musica con persone portatori di disabilità ed anche a fronte di traumi psicologici. Nel Laboratorio che è seguito si sono sperimentate tecniche di body percussion e sperimentazione vocale per armonizzare un gruppo.

Il percorso per utilizzare i linguaggi artistici è solo all’inizio e per il 2020 Walking Arts ha in programma diverse attività volte a formare un ampio pool di ragazze e ragazzi che siano in grado di operare nelle varie situazioni di disagio.

Dare la possibilità ad ognuno, anche se ha problemi fisici, psichici o di disagio sociale, di potersi esprimere liberamente attraverso l’arte è un prezioso contributo in una società dove chi è diverso troppo volte si trova ad essere stigmatizzato e isolato.

Dopo il Traning gli attivisti di Walking Arts si sono recati a Mosul per partecipare all’Assemblea Preparatoria del primo Forum per la Pace di Mosul, che si terrà a gennaio 2020.

All’assemblea, come racconta Un ponte per, “si sono incontrate organizzazioni della società civile, attivisti e attiviste da tutto l’Iraq. Sono arrivate/i da Najaf, Baghdad, Tikrit, Salahaddin, Ramadi, Falluja, Nassiriya, Sinjar, Erbil, Dohuk, Sulaymaniyah e da tutte le province di Ninive. Ci rendiamo sempre più conto di quanto sia profonda la sfida, ma soprattutto di quanto sia forte il potere della resilienza dei giovani e delle giovani iracheni/e. Altrettanto forte è il loro desiderio di aprire spazi per discutere di soluzioni che la società civile può praticare per costruire sulle macerie della guerra e dell’intolleranza, e per fare di Mosul, che è stata la “capitale” di Daesh, un esempio di Città per la Pace per tutto il paese.”

Mille cammini, percorsi e sperimentazioni che fanno parte del puzzle, molte volte sconosciuto, di chi sta già costruendo un Iraq diverso.

Appoggiare queste strade, sostenere gli uomini e le donne che le attraversano è importante per dare una possibilità di un futuro di diritti e libertà ad un paese che proprio negli ultimi mesi sta vivendo una grande stagione di proteste, che si cerca di reprimere con la violenza e la repressione.
Walking Arts è parte di questo cammino e sta costruendo una parte del puzzle.


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