La pista di sangue in Messico – Videoracconto della serata

Affollata la serata presso il Circolo Hub in Piazza Gasparotto. Una location scelta non a caso per parlare del narcotraffico visto che come tante altre zone della città questa è considerata una zona degradata per la presenza anche di tossicodipendenti.
In realtà Piazza Gaspatotto è anche la dimostrazione che gli spazi possono cambiare, che i vuoti del degrado spariscono se riempiti dal pieno di altri percorsi. Come sta succedendo in questa parte di Padova con le iniziative avviate dall’esperienza del coworking CO+, da GasparOrto e dal Circolo Hub.

Il tema della serata, animata dai racconti con video ed immagini di Ivan Grozny e Riccardo Despali, non è stato solo il racconto di quel che significa il narcotraffico in Messico con la sua scia di morte e violenza, ma soprattutto il fatto di interrogarsi sulla complessità globale di un mercato illegale che si innerva a pieno titolo nei flussi del capitalismo finanziario.

VIDEO RACCONTO

La serata si è aperta con l’intervento di Daniele Codato che ha presentato L’Osteria Volante

Vilma di Associazione Ya Basta – Caminantes introduce il tema della serata. Pochi dati per partire: il traffico di droghe equivale all’1,5% del PIL mondiale, un chilo di coca costa 2000 dollari in Colambia e quando arriva nelle piazze di spaccio di Sidney vale 200.000 dollari, 15 tra i 26 paesi più violenti del mondo sono in America Latina, l’Honduras è in testa. Una pista di sangue creata dal proibizionismo intrecciata con la pista finanziaria.
Ma allora chi comanda, chi guadagna con il narcotraffico?
Il racconto proposto nella serata porta ad una risposta, frutto di quello che si è visto, delle interviste e riflessioni realizzate durante la Carovana Mexico Querido, lo scorso dicembre e gennaio …

Riccardo di Il Barrito e Ivan Grozny iniziano il racconto con video e le immagini girate in Messico tra dicembre 2015 e gennaio 2016.

I video che sono via via presentati nella serata sono anteprime delle riprese su cui si sta lavorando per preparare MexQue. Noi ve ne proponiamo due brevi spot.
Gabriel Soto Climent

Marta Duran

Il racconto accompagnato da video ed immagini è partito dalla sistematica violazione dei diritti umani, dagli omicidi, dalle sparizioni, dalla violenza generale nel paese per arrivare, attraverso anche il modo in cui vengono affrontati nel sistema mainstrean fatti come la ricattura di El Chapo (in testa alle classifiche di Forbes tra gli uomini più ricchi del mondo) a riflettere sulla complessità del tema.

La connessione tra proventi leciti ed illeciti di ogni tipo dal traffico di droga, al traffico di uomini, organi alle altre mille attività della delinquenza organizzata è un sistema funzionale al capitalismo finanziario globale. Non esiste uno stato buono contro dei poteri cattivi. Ma questa realtà non è certo solo del Messico, visto che paesi come la Cina e la Russia sono in testa alle classifiche per esportazione verso forme legali di soldi frutto di economie illegali.
Tutto questo non ci porta a dover riflettere sull’essenza stessa del capitalismo finanziario contemporaneo? Sulla produzione di denaro attraverso denaro. Su quanto poteri costituiti, poteri reali, poteri leciti, corporations altro non cerchino che un posto, uno spazio ad ogni costo e prezzo nel mercato finanziario globale.
E’ questo il capitalismo che abbiamo davanti, quello per cui l’intera somma dei PIL di tutti i paesi del mondo è solo la tredicesima parte dei soldi presenti nelle borse.

Quando questo sistema si accompagna con il terrore come forma sociale della modernità.
Se proviamo a sovrapporre l’immagine delle violenze in Messico, nei piccoli paesi centroamericani con quanto avviene in Siria, in Turchia, nella nostra Europa a Parigi o lungo le coste del Mediterraneo, in Egitto con la vicenda di Giulio non vediamo forse una situazione in cui la paura di nemici sempre più opachi, che portino una divisa o siano terroristi o narcos, porta a rinchiudersi nel “proprio”, a difendere il “proprio” a delegare a non importa quale apparato o soggetto la propria sicurezza senza voler neanche sapere a che prezzo la preserverà?

Ed allora parlare del Messico non può forse servirci per riflettere su di noi, sulle nostre relazioni sociali?

Da Il Barrito intervista su Sinaloa

La serata, accompagnata dal rhum e dal formaggio messo offerto da L’Osteria Volante ,si è conclusa con tante domande a molte piste da indagare, molte riflessioni da discutere e condividere .. ma così deve essere se si vuole comprendere la realtà per cambiarla.

Materiali originali disponibili presso:

Caminantes – Centro Studi e Documentazione sul Messico e l’America Latina

Napoli – Largo Banchi Nuovi NAPOLI Mail: csdm-caminantes@yabasta.it


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