Densa di appuntamenti, dal 31 ottobre al 6 novembre 2019, la seconda edizione di Walking Sounds Tour, dopo la prima visita dei musicisti iracheni nel 2018.
La delegazione irachena quest’anno era composta da Saman Karem, Niwar Issa, Zhalian K. Amed e Mohammed Abdullah. Sono i i quattri fondatori insieme al musicista padovano Luca Chiavinato dell’ONG Walking Art, culture & heritage, nonche componenti dell’Ensemble Mshakht, ora composta da più di 150 tra ragazze e ragazzi con sei sedi operative in tutto il paese.
La nascita dell’ONG con sede a Baghdad ed operativa nell’intero Iraq, annunciata l’anno scorso, è ora diventata realtà a dimostrazione della determinazione e volontà di tante ragazze e ragazzi nel voler valorizzare i linguaggi artistici come spazio di coesione sociale e di allargamento di diritti e libertà per tutte e tutti.
Durante il Tour si sono intrecciate attività musicali ed artistiche con momenti di riflessione ed approfondimento sia sulla situazione in Iraq, alla luce delle proteste in atto in tutto il paese, sia sulla situazione nell’intera area ed in particolare nella Siria del Nord Est, dopo l’attacco militare del governo turco di Erdogan.
All’arrivo a Padova la delegazione è stata accolta dall’Assessora alla Cooperazione Internazionale Francesca Benciolini.
Il Comune di Padova è impegnato all’interno della Rete dei Municipi Senza Frontiere all’interno dell’ANCI proprio nel continuare e rafforzare i rapporti con le municipalità dell’area sia nel Kurdistan iracheno che nella Sira del Nord Est.
Da parte dell’Assessorato alla Cooperazione c’è un costante impegno nel valorizzare le relazioni sempre più ampie e varie che anche attraverso l’arte connettono Padova a questa parte di mondo.
Durante l’incontro gli ospiti hanno aggiornato sulla situazione nel Kurdistan iracheno, dove stanno arrivando migliaia di persone per sfuggire all’avanzata militare turca. Una specie di drammatico deja vu: proprio le persone, le famiglie, le comunità che da poco avevano potuto tornare a casa nella Siria del Nord Est, dopo aver vissuto come rifugiati nel Kurdistan iracheno insieme agli sfollati interni iracheni causati dall’avanzata di Daesh, adesso sono costretti a riattraversare il confine, a ridiventare profughi.
Continuare e allargare la collaborazione tra amministrazioni, come Padova con le municipalità del Kurdistan Iracheno e della Siria del Nord est e con le realtà della società civile diventa particolarmente importante, proprio in un mimento in cui di nuovo soffiano venti di guerra nell’intera regione.
Il primo incontro pubblico del Tour si è svolto presso Lìbrati. La Libreria delle donne di Padova.
Si è trattato di un interessante approfondimento, anche storico, per capire la complessità geopolitica e come, nelle varie epoche, gli interessi di potenze regionali ed internazionali abbiano pesato costantemente sulla presenza delle molte comunità, diverse per etnia e religione.
E’ importante poter scorrere la storia attraverso un punto di vista altro, di chi vive in Mesopotamia. E’ un approfondimento utile a tutti noi perché, nel tempo della globalizzazione delle relazioni economiche e di potere, i destini sono collegiali e quel che accade in un relativo lontano ha ripercussioni continue anche nella nostra dimensione.
Questo sia da un punto di vista delle conseguenze immediate come i movimenti migratori ma anche per la costante costruzione di immaginari e narrazioni distorte, basati sull’ignoranza delle reali dinamiche storiche.
Una sorte di nebbia che, proprio in questa nostra contemporaneità, viene utilizzata ovunque per alimentare torsioni reazionarie e identitarie.
Il momento di approfondimento è servito per iniziare a capire quel che sta succedendo in Iraq con le proteste in atto ormai da diverse settimane contro la corruzione e per chiedere un cambiamento di sistema.
Proteste, che come raccontato dalle reti delle associazioni della società civile che agiscono all’interno dell’ICCSI (Iraqi Civil Society Solidarity Initiative) hanno un carattere pacifico e di forte presenza giovanile, ma che sono state colpite dalla repressione violenta non solo degli apparati polizieschi ma anche dall’agire di varie milizie presenti nel paese, con un bilancio di diverse centinaia di morti e moltissimi feriti.
Proprio in questi giorno anche in Italia è stato lanciato un appello in sintonia con le altre realtà internazionali per denunciare la repressione, appoggiare e non lasciare solo chi oggi manifesta in tutto il paese per costruire un nuovo Iraq #Save_the_Iraqi _People.
La seconda tappa si è svolta in una location particolare lo splendido Barco Teatro, nel cuore della città.
Sul palco insieme ai quattro musicisti di Mshakt il quartetto New Lanscape composto da Luca Chiavinato, Silvia Rinaldi, Francesco Ganassin e Sergio Marchesini. Sono i musicisti italiani che hanno accompagnato la realizzazione del Cd Walking Sounds.
Una esibizione di qualità, come racconta Alessio Surian nell’articolo per BlogFolk, salutata dai lunghi applausi del pubblico.
Un cammino di collaborazione che si fa sempre più stretto e che si spera il prossimo anno possa portare ad una nuova incisione ancora più collettiva.
Terza tappa presso il Circolo culturale Carichi sospesi per un Laboratorio comune tra i musicisti iracheni con i gruppi padovani di Arte Migrante e della Murga.
Il Laboratorio coordinato da Niwar Issa è stata una bellissima occasione di scambio ed anche di condivisione.
L’improvvisazione intesa come un dialogo, non un’arena in cui apparire a forza, per creare uno spazio comune in cui le attitudini dei singoli vengono messe a valore in uno spartito creato insieme.
A conclusione l’esibizione corale si è chiusa con canti e balli. Una bella giornata in un clima disteso e d’amicizia che dimostra come la musica crei relazioni, oltre il linguaggio delle parole.
La delegazione irachena durante la permanenza a Padova si è incontrata con studentesse e studenti dell’Università e di istituti superiori.
All’Università ospitati dai corsi di Laurea magistrale in Innovazione e servizi sociali – Corso di dinamiche comunicative, English as a global language, Master Human Rights and Multi-level Governance i componenti della delegazioni hanno raccontato la loro esperienza, il perchè si è voluto far nascere l’ONG Walking Art.
Si sono poi soffermati sugli scenari attuali delle proteste in Iraq che stanno chiedendo la fine della corruzione ed un cambio di sistema.
Molte sono state le domande fatte dalle giovani e dai giovani universitari presenti, in molti casi stranieri che si trovano a Padova per studiare: il ruolo delle Ong in contesti di guerra, il valore attuale dei diritti umani, come utilizzare i linguaggi artistici nell’azione sociale, le mobilitazioni per le donne.
Una raffica di quesiti che hanno trasformato gli incontri in un reale scambio arricchito proprio dalle diverse provenienze geografiche.
A dimostrazione che pur nelle diversità molte questioni e preoccupazioni per il futuro sono condivise da tutte le nuove generazioni.
Negli incontri Zhalian K. Amed ha parlato delle iniziative che si stanno portando avanti per rafforzare i diritti delle donne e la partecipazione femminile ad ogni livello nella società, contrastando fenomeni di violenza e discriminazione, coperti molte volte con le tradizioni e l’uso della religione.
Al Liceo artistico Selvatico l’incontro oltre che sull’attualità si è incentrato sulla storia antica della culla dell’umanità, su simboli e iconografie del ricco patrimonio archeologico dell’Iraq.
Una conoscenza utile per le studentesse e gli studenti dell’Istituto, che da tempo collabora con l’Associazione Ya Basta creando nei laboratori prodotti, che proprio quest’anno si inspireranno all’arte mesopotamica, dopo una prima esperienza dedicata all’arte maya, e che poi verranno esposti nella sede dell’Associazione per raccogliere fondi a sostegno di progetti di solidarietà internazionale.
Al Liceo musicale Marchesi l’incontro si è sviluppato come Laboratorio collettivo con la partecipazione di numerosissimi allievi e allieve che, coordinati da Niwar Isa, hanno contaminato sonorità occidentali con le note del mondo arabo e persiano, creando una suggestiva sinergia.
Lunedi sera la delegazione irachena è stata ospite degli spazi comunali a Ponterotto gestiti da B.L.C. Asahi Dojo – Padova. Una vivace esperienza in un quartiere definito periferia di Padova.
L’incontro con la partecipazione di cittadine e cittadini del quartiere è stata un’occasione molto piacevole di socialità, dove ancora una volta le barriere delle diverse provenienze, si sono sciolte tra la musica e gli assaggi di cucina araba. Per gli ospiti iracheni si è trattato di un “tornare a casa”, alle esperienze di lavoro di base, di rafforzamento della coesione sociale tra comunità che hanno portato alla nascita dell’ONG Walking Arts. In Iraq infatti i concerti, i laboratori, gli incontri che i giovani musicisti realizzano sono un’esperienza concreta di come i linguaggi artistici possono veicolare nuove relazioni sociali.
La visita a Padova si è conclusa con una serata ospitata nella sede pensate di Coalizione civica dedicata a raccogliere fondi per la campagna di Un ponte Emergenza Nord est Siria a favore della popolazione civile per sostenere le attività sanitarie in collaborazione con la Mezzaluna Rossa Curda.
La serata è stata l’occasione per denunciare cosa sta succedendo adesso nella Siria del Nord Est, dove l’avanzata militare turca ha di nuovo devastato la vita di migliaia di uomini e donne, che faticosamente nel dramma della guerra siriana, dopo aver conquistato la liberazione dall’Isis, stavano ricominciando a vivere, a ricostruire attraverso il percorso del Confederalismo democratico una convivenza sociale tra le molte comunità diverse presenti nella zona.
All’avanzata militare turca è seguito il macabro balletto dei tanti poteri regionali, internazionali, vecchi e nuovi, l’America di Trump, la Russia di putin, la Turchia di erdogan, l’Iran degli Ayatollah, la Siria di Assad, l’Arabia Sauditi dei Principi, l’Europa dei poteri forti, che non esitano ad alimentare guerre e conflitti, in un contorto gioco di alleanze mutabili a seconda degli interessi del momento.
E chi vive in questo pezzo di mondo, culla dell’umanità, come in molte altri parti del pianeta, si ritrova ostaggio di queste logiche di morte, armate dal mercato mondiale delle armi, in cui si usa ogni mezzo per alimentare il fuoco delle guerre, dalla religione all’appartenenza etnica.
Durante tutte le iniziative è stato distribuito Poster Comics Iraq che raccoglie storie a fumetti realizzate durante i Laboratori a cura del fumettista padovano Claudio Calia, svoltesi in Iraq in collaborazione con Karge Comics Studio per lo sviluppo della Scuola Comics Irachena.
La visita in Veneto della delegazione irachena, prima della partenza per le altre tappe italiane, si è conclusa con la visita al Conservatorio di Venezia per immaginare nuove collaborazioni musicali e la serata a Mogliano Veneto in collaborazione con Officina 31021 che ha confermato anche quest’anno il legame tra la comunità moglianese e l’Iraq.
Il cammino che lega Padova, Mogliano Veneto all’Iraq è fatto da tanti tasselli e nuovi passi si possono compiere insieme.
Iniziativa con il contributo del Comune di Padova – Assessorato alla Cooperazione Internazionale
All’interno del Tavolo delle associazioni di cooperazione internazionale del Comune di Padova.
Obiettivi globali per lo sviluppo sostenibili 2015/2030: 16 Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli.
Partner di Walking Arts #2
Fondazione Charlemagne. Ha come missione la promozione dei diritti e opera anche in Iraq. Contribuirà al Tour Nazionale dei musicisti iracheni di Walking Arts.
Un Ponte Per. Associazione impegnata da sempre in Iraq e collabora attraverso il suo Comitato Locale con l’Associazione Ya Basta. Contribuirà al Tour Nazionale dei musicisti iracheni di Walking Arts.
Oblò APS. E’ un’associazione di promozione del fumetto indipendente, attraverso la realizzazione di pubblicazioni e laboratori.
Walking Arts ONG con sede a Karrada/Baghdad. Nata per promuovere i linguaggi artistici nel favorire la coesione sociale e le nuove professionalità. I suoi fondatori saranno la delegazione che visiterà la città e l’ONG valorizzerà in Iraq lo scambio con Padova.