In questo articolo si parla di:
Intervento dall’Incontro Internazionale dei popoli zapatisti con i popoli del mondo
Estate 2007
Relazione generale sul Sistema di Salute Autonomo Zapatista
Prima che organizzassero il sistema sanitario autonomo le condizioni della salute nelle comunita’ indigene erano molto critiche. Non esisteva quasi nessuna struttura del governo che attendesse i malati nelle zone rurali. Agli ospedali gli indigeni non andavano perche’ non avevano i soldi per pagare il servizio oppure vivevano distanti ore di cammino e spesso morivano nel tragitto. La gente moriva per malattie curabili come parassiti, bronchiti e per denutrizione. Molte donne morivano nel parto. Alcuni morivano per piccole ferite che non sapevano curare. Le uniche medicine utilizzate erano le erbe.
I promotori del Caracol de La Realidad hanno raccontato che i loro nonni che lavoravano nei latifondi erano costretti a pagare con giornate di lavoro le medicine comprate nel negozio del padrone. Quando sono scappati dai latifondi e sono migrati nella selva hanno incontrato nuove malattie che non sapevano come curare. Ci sono state delle epidemie e i piu’ colpiti erano i bambini che morivano numerosi.
Dopo il ’94 le comunita’ hanno cominciato a scegliere delle persone al loro interno che si dedicassero al servizio della salute ed hanno cominciato a riscattare le conoscenze che avevano gli anziani su questo tema.
Nella tradizione indigena ci sono tre tipi di persone che si dedicano ad attivita’ mediche: coloro che curano con le erbe, gli hueseros (curano le fratture), e le parteras (che attendono i parti). La medicina tradizionale e’ praticata con l’ utilizzo delle erbe, ma e’ intesa molto sul piano religioso, percio’ per curare una persona si praticano preghiere, si usano candele e incenso. Nelle comunita’ ancora si utilizza molto la medicina tradizionale, anche se i promotori di salute hanno appreso e stanno praticatndo un tipo di medicina di stampo occidentale. Un contributo molto importante per la formazione dei promotori e’ venuto da medici solidali.
I promotori della salute sono quindi le persone che hanno ricevuto un minimo di formazione in materia di salute. Il loro compito e’ quello di attendere e curare i malati ed anche quello di girare nelle comunita´per coscientizzare la gente sulla prevenzione e sull’ igiene. Un promotore di Morelia ha detto: “non siamo dottori, siamo i responsabili di insegnare e promuovere come si deve prevenire le malattie”. Il promotore non riceve uno stipendio per il proprio lavoro, ma sono le comunita´dove svolge il servizio che pensano al suo sostentamento.
Tutti hanno detto che il modo migliore per combattere le malattie e´la prevenzione. In molte comunita´i promotori stanno girando casa per casa per spiegare alle famiglie l’ importanza dell’ igiene.
Come ha detto un promotore di Morelia: “la nostra arma principale di slaute e’ la prevenzione”.
Il lavoro di coscientizzare la gente sull’ igiene avviene su tre livelli:
igiene personale: lavarsi tutti i giorni, lavarsi le mani prima di mangiare e dopo essere stati al bagno.
igiene familiare: conservare gli alimenti in contenitori chiusi, cuocere bene gli alimenti, bollire l’ acqua da bere.
igiene comunitaria: non accumulare immondizia nella comunita’, tenere gli animali fuori della comunita’.
Inoltre i promotori insegnano come variare la dieta con verdure che contengono sostanze nutritive, perche’ la povera e poco varia dieta degli indigeni provoca spesso casi di denutrizione, soprattutto nei bambini.
I promotori in molti luoghi stanno facendo campagne di vaccinazione rivolte ai bambini e alle ragazze incinta.
Un nuovo aspetto del sistema sanitario, che prima non esisteva, e’ l’ attenzione alla salute sessuale delle donne. Le promotrici che lavorano in questo ambito stanno dando consulenze alle donne su questi temi, gli parlano dei metodi contraccettivi, fanno controlli prenatali, ricoverano le donne che non stanno bene prima del parto.
Sono stati costruiti vari ebolari, cioe’ delle farmacie dove si producono e si vendono medicine fatte con le erbe. Per questi lavori molti promotori hanno girato per le comunita’ per parlare con gli anziani e farsi insegnare le loro conoscenze in materia. Le medicine con le erbe sono molto usate soprattutto perche’ le medicine normali sono care e gli indigeni non hanno i soldi per comprarle. Mentre le erbe, come ha detto un promotore di Roberto Barrios: “ce le regala la nostra madre terra”.
Le conoscenze e i mezzi che hanno a disposizione i promotori non sono sufficienti per curare tutte le malattie. In questi casi il promotore accompagna il malato in un ospedale ufficiale. Qua gli indigeni sono spesso discriminati e male attesi perche’ non hanno soldi, non parlano lo spagnolo e per il razzismo che c’ e’ spesso nei loro confronti. La presenza del promotore aiuta il paziente perche’ lui conosce la lingua per parlare con i dottori e ha un minimo di conoscenza per poter spiegare la malattia e capire se il dottore la sta curando seriamente.
Alcuni promotori che lavorano nella clinica di Oventik e di San jose’ del Rio si stanno capacitando per fare operazioni semplici di chirurgia. Alcuni sono gia’ in grado di fare piccole operazioni come ad esempio le appendiciti. In queste cliniche funzionano gia’ laboratori di analisi, dentistici ed ottici.
Il servizio sanitario autonomo attende chiunque, non solo gli zapatisti. Le medicine, se sono state donate alla clinica non le fanno pagare al paziente, altrimenti gli fanno pagare il prezzo a cui le hanno comprate.
Ci sono delle ambulanze nel Caracol di Oventik, La Realidad e La Garrucha, anche in questo caso si chiede ai pazienti di dare dei soldi per la benzina.
Il servizio sanitario autonomo e’ gratuito per quanto riguarda il servizio e la manodopera data dai promotori, ma sono costretti a fa pagare le medicine e i materiali perche’ non hanno soldi per poter dare questi servizi gratuiti.
- Oventik
Nel Caracol ogni municipio ha una clinica. Nella maggior parte delle comunita´ci sono casas de salud (consultori) e microcliniche.
Nella sede del Caracol si incontra la clinica “La Guadalupana” che e´la piu´attrezzata di tutto il territorio zapatista. C’ e´un laboratorio di analisi cliniche. Un laboratorio di ottica dove si producono anche lenti per occhiali. Un erbolario dove si producono e distribuiscono medicine fatte con le erbe. Un reparto dedicato alla salute sessuale delle donne dove si fanno consulenze, si attendono le partorienti e le donne incinta, si distribuiscono pillole e preservativi. C’ e´ anche un reparto di chirurgia dove si fanno piccole operazioni, soprattutto su ferite provocate da incidenti. Due volte a settimana si fanno operazioni di “media” chirurgia con l’ aiuto di un medico professionista.
Le malattie maggiormente riscontrate nel Caracol sono: denutrizione, diarrea, malattie respiratori, della pelle, postparto (molte donne muoiono dopo il parto perche´sono denutrite), tubercolosi.
Stanno portando avanti un sistema di vaccinazioni che fino ad ora ha coinvolto il 60% della popolazione.
Ci sono alcuni promotores “avanzados” (con una formazione maggiore), ma hanno detto che nel Caracol avrebbero bisogno di una vera scuola per promotori.
- Morelia
Nel Caracol di Morelia i promotori stanno facendo un lavoro soprattutto di prevenzione. Oltre a parlare alle famiglie sull’ importanza dell’ igiene, danno una consulenza su come costruire latrine per ogni famiglia e stufe (focolari) con la canna fumaria. Perche´nelle comunita´indigene non ci sono latrine, la gente di solito fa i propri bisogni nel bosco e questo crea dei problemi igienici. Inoltre le capanne non hanno canna fumaria e le donne respirano per tutto il giorno il fumo del focolare, provocando gravi danni alle vie respiratorie, come bronchiti croniche.
Si sta portando avanti una campagna di vaccinazioni su bambini e ragazze in eta´fertile.
I promotori distribuiscono nelle comunita´due volte all’ anno delle cure antiparasitarie ed una volta all’ anno vitamine.
Si stanno specializzando su dentista, ginecologia ed ottica.
La Garrucha
Dopo il ’94 cominciarono ad arrivare delle ONG e dei medici solidali che portarono medicine, vaccini e cominciarono a dare un po di formazione ai primi promotori che erano stati scelti dalle comunita´. Le ONG portarono anche i primi finanziamenti utilizzati per la cotruzione della clinica situata nel Caracol.
Nella clinica si registrano mediamente 260 consulte al mese, tra cui 2 hanno bisogno di essere portati all’ ospedale. Nella clinica si trovano reparti di ginecologia, dentista, farmacia, laboratorio di analisi, consultorio e una stanza per ricoveri.
Nei Municipi si stanno costruendo delle cliniche.
Nel Caracol funzionano 3 mezzi di trasporto che danno servizio di ambulanza. Questi riescono a coprire solo 1/4 dela zona, perche´il territorio e´molto grande, le strade sono quasi impraticabili e molte comunita´ non sono raggiunte dalla strada. I mezzi zapatisti sono gli unici che danno servizio in questa zona della selva perche´non c’ é nessun mezzo del governo per trasportare i malati agli ospedali.
Le malattie maggiormente riscontrate sono: parassiti, vie respiratorie, tubercolosi polmonari, infezioni urinarie, infezioni della pelle, anemie, denutrizione, complicazioni di parto, ferite da taglio e incidenti di lavoro, problemi muscolari, paludismo.
La struttura del sistema sanitario autonomo e´composta da: promotori, capacitadores (promotori avanzati che fromano i nuovi promotori), Consejo de Salud municipal (vigila sul funzionamento del sistema sanitario nel municipio e decide e gestisce la costruzione di nuove cliniche), Coordinadora de salud de Zona.
I dati:
172 comunita´che partecipano al progetto della salute autonoma
245 promotori
47 promotrici della salute riproduttiva (ostetriche)
8 formatori di promotori
7 formatrici della salute riproduttiva
103 casas de salud (consultori)
1120 consulte al mese
13440 consulte all’ anno
3 centri di refrigerazione per vaccini
Ci sono promotrici di salute riproduttiva per le donne che attendono i parti, parlano alle donne di pianificazione familiare, danno anticoncezionali ormonali. Queste promotrici hanno appreso molto dalle parteras delle comunita´.
Ci sono medici e infermieri solidali che aiutano.
Hanno detto infine che il sistema sanitario autonomo ha bisogno di soldi per formare le promotrici della salute riproduttiva, per medicine, per comprare mezzi di comunicazione per tenere in contatto le cliniche (in questa zona non funziona il telefono), per magazzini dove accatastare medicine per le comunita´isolate, per mantenere le ambulanze.
- Roberto Barrios
Nel Caracol funzionano:
4 cliniche
10 commissioni di salute
18 formatori
188 promotori.
Il 90% dei casi e´risolto dai promotori. Il 10% ha bisogno dell’ intervento di formatori o dottori. Per i casi piu´gravi si portano i pazienti alla clinica di Oventik o alla clinica di San Carlos delle suore di Altamirano.
Nella clinica del Caracol c’ e´un laboratorio dentistico dove si fanno protesi dentali, anche ai non zapatisti.
Si tiene ancora molto in considerazione i metodi di cura dei curanderos (medici tradizionali).
Ci sono 13 promotori esperti nella cura con le erbe.
Alcuni formatori da due anni stanno prendendo una capacitazione da una psicologa per un lavoro di salute mentale. Questo progetto e´rivolto alle comunita´che in questi anni hanno ricevuto minacce e attacchi da parte dei paramilitari, e per questo vi si incontrano persone con traumi psicologici.
La Realidad
Nel Caracol lavorano 110 promotori di cui 51 sono a un livello piu´avanzato e 59 sono nuovi promotori. La maggioranza sono uomini.
Nella comunita´di San Jose´del Rio (Municipio di San Pedro de Michoacan) si incontra la piu´grande clinica del Caracol, la seconda in tutto il territorio zapatista. Si e´iniziata a costruire nel ’97 con finanziamenti di ONG e la manodopera delle basi di appoggio. Oltre al consultorio vi si trova un laboratoriuo dentistico che ancora non funziona perche´non c’ e´personale capacitato, un laboratorio di analisi per cui si e´iniziato a preparare dei promotori dal 2000 e adesso vi si fanno 62 tipi di analisi. C’ e´una sala di chirurgia dove lavorano promotori che dal 2004 si sono formati in infermeria chirurgica. Fino ad ora sono stati operati piu´di 50 pazienti di chirurgia inferiore. 2 promotori si stanno capacitando sugli ultrasuoni.
Dal 2002 si e´iniziata la capacitazione di hueseros e parteras con l’ aiuto degli anziani delle comunita´.
Nella comunita´de La Realidad e´stato costruito nel 2005 un erbolario: dal 2000 al 2002 sono stati capacitati 17 promotori nella cura con le erbe, e dal 2002 al 2004 altri 70, la maggior parte donne.
Nel Municipio Autonomo Libertad de los Pueblos Mayas c’ e´una clinica nella comunita´di Santa Rosa.
Nel Municipio Autonomo Tierra y Libertad ci sono due cliniche, a Jerusalem e a Vergel che pero´ancora non sono equipaggiate per poter funzionare.
Nel Municipio General Emiliano Zapata si e´costruita una clinica, ma ancora non e´equipaggiata.
Si vorrebbe costruire una clinica nella zona Costa, ma non ci sono i soldi.
a cura di Daniele Fini Coordinamento Toscano di sostegno alla lotta zapatista