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Gaza - Gli attivisti internazionali iniziano lo sciopero della fame

Ancora sequestrate le imbarcazioni dei palestinesi

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  • 62/700 Palestina

Massiyau Prison, Lida, Israel (20 novembre 2008) - Tre Osservatori dei Diritti Umani insieme all’International Solidarity Movement inizieranno domani uno sciopero della fame per protestare contro la loro detenzione illegale decisa da Israele.
I tre Osservatori, Darlene Wallach (USA), Vittorio Arrigoni (Italia) e Andrew Muncie (Scozia), sono stati forzosamente trattenuti dalla Marina Israeliana martedì, mentre stavano accompagnando dei pescatori palestinesi lungo le coste di Gaza.
Secondo Wallach "Stavamo pescando circa a 7 miglia dalle coste di Gaza. I soldati sono saltati a bordo delle nostre barche, cercando di spingere Vittorio contro un pezzo di legno appuntito, e lui è saltato in mare per evitare di ferirsi più di quanto lo era già. Poi i soldati si sono avvicinati a me e mi hanno forzato contro un’arma. Ci hanno poi rapiti insieme ai pescatori palestinesi".
Israele ha rapito e poi rilasciato i 15 pescatori palestinesi e confiscato le loro barche. gli Osservatori vogliono rifiutare il cibo finchè non saranno restituite le barche - non danneggiate - ai legittimi proprietari.
Oggi comparso di fronte alla Corte, Andrew Muncie ha chiesto al giudice secondo quale legge fossero stati arrestati. Secondo il giudice, la loro detenzione è stata autorizzata dagli Accordi di Oslo, in quanto "E’ proibito dalla legge militare pescare a 7 miglia e mezzo dalla costa. Non è una zona di pesca."
Comunque, gli Accordi di Oslo concedono ai Palestinesi il diritto di pescare a 20 miglia dalla loro costa. Quando l’avvocato di Andrew ha consegnato questa parte degli Accordi di Oslo nelle mani del giudice, questo non ha espresso alcun commento.
I tre attivisti smetteranno di mangiare domani mattina, e continueranno finchè le barche dei pescatori che sono state confiscate non ritorneranno a loro nelle condizioni in cui si trovavano prima dell’assalto dei soldati.

Ascolta l’intervista a Vittorio Arrigoni dall’interno del carcere di Tel Aviv
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