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Adolfo Pérez Esquivel, premio Nobel per la pace argentino, sostiene che il governo di Cristina Fernandez "a parole è progressista, ma continua ad attuare rigorosamente il modello neoliberista".
La Presidente Argentina ha deciso, il 13 novembre scorso porre il veto alla legge sulla protezione dei ghiacciai che era stata approvata dal Congresso.
Le norma stabiliva meccanismi atti a salvaguardare i ghiacciai che sono riserve naturali di acqua dolce, oro e rame.
La legge colpiva principalmente imprese minerarie di capitali stranieri che perseguivano vari progetti di sfruttamento a cielo aperto.
Queste società sono respinte da organizzazioni sociali e abitanti autoconvocati di ogn’una delle località dove sviluppano le loro attività.
Sono accusate di inquinare acqua, aria e terreno con cianuro, una sostanza tossica utilizzata per separare l’oro della pietra.
Il Premio Nobel per la pace, Adolfo Pérez Esquivel, è stato consultato sulla decisione del presidente dalla radio comunitaria ‘La Tribù’, di Buenos Aires.
Ha sostenuto che il danno causato alla natura da attività di estrazione ‘è enorme’ ed ha aggiunto che "la Presidente al posto di proteggerla segue daneggiandola".
"Non è interessata ai ghiacciai, quello che le interessa è sostenere le grandi imprese multinazionali" ha assicurato Adolfo Pérez Esquivel, membro del ‘Foro de Pensamiento y Construcción Social’ incominciato questa settimana in Argentina.