In questo articolo si parla di:
Maputo – Mozambico 16-23 ottobre V Conferenza Internazionale di Via Campesina.
Compagne e compagni della lotta e del sogno,
Non basta che sia pura e giusta la nostra lotta, bisogna che purezza e
giustizia siano nei nostri cuori.
Questo momento è un momento speciale. Stiamo concludendo la nostra V Conferenza con più di 600 delegati di tutte le parti del mondo, siamo già
entrati nella storia con uno dei maggiori incontri di contadini, contadine e
indigeni. Siamo grati alla madre Africa per la bella accoglienza, le nostre
radici sono piantate in queste terre.
Sono passati 16 anni dall’inizio della costruzione del nostro processo di
articolazione di lotte, di resistenze, di apprendimenti collettivi, di
mobilitazione di massa.
Ci rallegra che alla fine di una attività siamo sempre all’inizio, l’inizio
di una nuova battaglia, pronti ad assumere con più chiarezza politica, con
più fermezza ideogica i grandi compiti e le grandi sfide che la storia e la
lotta di classe ci propongono
Stiamo assumendo un compito politico e organizzativo di grande
responsabilità che le nostre organizzazioni e regioni ci hanno affidato. Lo
stiamo assumendo in nome di milioni di lavoratori e lavoratrici. Non si
tratta di un incarico personale, della ricerca di uno status, siamo qui per
assumere la missione di una costruzione collettiva.
Nostro compito è essere i controllori dell’attuazione della linea politica,
delle bandiere di lotta, dei calendari comuni delle lotte, della messa in
atto e del rispetto delle decisioni collettive.
Saremo i controllori dei principi politici della nostra organizzazione, Via Campesina,
dei principi della nostra lotta per la giustizia sociale e la sovranità dei
popoli.
E non abbiamo il diritto di fallire in questa giornata importante, lunga,
difficile, impegnativa ma anche allegra e piena di conquiste che ci
riscaldano il cuore durante il cammino
Non farò un discorso. Voglio in questo momento, insieme con i compagni e le
compagne che stanno assumendo insieme a me questo compito politico nella CCI (Commissione di Coordinamento Internazionale)
per questo periodo dei prossimi 4 anni, prendere un impegno. Questo impegno
non può essere soltanto della CCI deve essere di ciascuno di noi che stiamo
qui; deve consistere nella determinazione a seminare lo stesso impegno nella
nostra base sociale, nei nostri dirigenti e militanti nei nostri paesi e
nelle nostre regioni.
Facciamo un gesto con il quale esprimere l’assunzione dell¹impegno al
cambiamento della storia, vi chiedo di alzarvi in piedi e di alzare il
braccio sinistro e con l’altra mano stringere la spalla del compagno o della
compagna che abbiamo a fianco, come gesto di impegno collettivo:
" Noi ci impegnamo in ogni paese e regione a avanzare nell’organizzazione
della base, a far crescere il livello di coscienza rivoluzionaria, politica
e sociale del nostro popolo. La nostra forza risiede nel numero delle
persone organizzate e nella formazione.
Noi ci impegnamo a far crescere il livello organizzativo, di mobilitazione
permanente, sta qui la chiave e questa è la ragione principale della nostra
esistenza. Costruiremo processi di lotta per la trasformazione.
Noi ci impegnamo ad essere meno burocratici, meno istituzionalizzati, meno
formali. Dobbiamo essere più creativi, rompere con il burocratismo politico
che spesso ci divide, ci indebolisce e ci fa diventare piccoli di fronte al
sogno e a tutta una generazione.
Noi ci impegnamo a non temere i cambiamenti e a scommettere sulla
costruzione collettiva, diventando più democratici e promuovendo la
direzione collettiva, ci impegnamo a incentivare la partecipazione di
giovani e donne. Saremo più democratici, più aperti, più puri, più
collegiali e trasparenti! Ci impegnamo ad ascoltare con simpatia e a tener
conto delle opinioni che provengono da differenti realtà e ad unirci intorno
al nostro progetto politico di agricoltura.
Più che dare importanza ad una appartenenza formale dobbiamo ricercare
l’unità e coinvolgere tutti e tutte nell’organizzazione di Via Campesina e
lottare contro l’imperialismo.
Noi ci impegnamo a lottare contro ogni ingiustizia in qualsiasi parte del
mondo. Non daremo neanche un attimo di tregua al capitale e alle
transnazionali. Lotteremo sempre.
Ci impegnamo a che la Campagna contro la violenza nei confronti delle donne
sia più di una campagna, che sia una lotta permanente contro ogni tipo di
violenza.
Noi ci impegamo a rafforzare la solidarietà, come valore fondamentale di
unità. A costruire nuovi valori, essendo più umani nelle relazioni, con più
solidarietà, con più coraggio e volontà di lottare.
Noi ci impegnamo a difendere i beni naturali, il cibo non è una merce.
Sosterremo e lotteremo per la biodiversità.
Ci impegnamo a lottare e lottare sempre. A donare la nostra vita per veder nascere altre vite.
Ci impegnamo a favore della sovranità alimentare e lotteremo
instancabilmente perché il cibo sia cibo e non merce.
Infine ci impegnamo a vivere con il popolo, in mezzo al popolo, ad essere
popolo, insieme al popolo sbagliamo meno e impariamo di più. Non possiamo
separarci dalle masse, dal popolo e dalla nostra base. Andiamo dal popolo e
lì che sta l’alimento della lotta, lì sta l’alimento che fa battere il cuore
per andare avanti. Andiamo dal popolo e con il popolo organizziamo un vero
mutirão di lotte concrete che accumulino forze per la trasformazione."
Che conduciamo una vita semplice e modesta come quella del popolo!
Viva la V Conferenza, Viva la Via Campesina!
Globalizziamo la lotta, Globalizziamo la speranza.
( traduzione Serena Romagnoli Comitato MST- Italia)