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Durante l’incontro con le autorità del municipio “Che Guevara”, una delle questioni che sono state trattate è stata la condizione della donna. Le autorità hanno sottolineato come prima dell’insurrezione le donne non avevano parola nè diritto. Il ruolo della donna era relegato all’ambiente domestico, la capacità di decidere in tutti gli ambiti della comunità apparteneva esclusivamente all’uomo. Chiama l’attenzione il fatto che essendo una comunità indigena di costumi tradizionali molto radicati realizzano l’autocritica sul tema dell’uguaglianza tra uomini e donne, durante le costruzione delle leggi rivoluzionarie del 1993. Essendo le donne coloro che pressavano per queste leggi, come quella che proibisce l’alcol nelle comunità ed ha ridotto gli abusi ed i maltrattamenti degli uomini. La lotta zapatista è cosciente di ciò che si è ottenuto e di quello che ancora manca, sono coscienti che c’è una differenza tra il processo di elaborazione e il processo personale delle comunità. Questo processo conta pochi anni di esistenza, nonostante la partecipazione ugualitaria sia concepita, nella pratica non è totale. Tuttavia le donne passano da non aver voce a partecipare e decidere attivamente in tutti gli ambiti. Dentro questa organizzazione è essenziale il lavoro di coordinamento tra uomini e donne. Una delle basi del loro pensiero collettivo a lungo termine è costruire sapendo che “le donne non possono andare avanti senza gli uomini nè gli uomini senza le donne”. In questo modo il lavoro domestico si coordina. Quando la donna ha un incarico comunitario deve allontanarsi da casa per un periodo el’uomo è il responsabile dei lavori domestici e dalla cura familiare. Come risultato di questo processo le donne adulte hanno accesso alla formazione in diversi ambiti, come l’apprendimento del castigliano, compiti di logistica, organizzazione e parola. Essendo questa fondamentale nel processo di lotta e uguaglianza delle donne. Dall’altro lato le nuove generazione hanno accesso a una educazione basata su un assetto egualitario. Abbiamo potuto osservare che nella scuola di zona del caracol 4 di Morelia, le classi sono miste e che una delle materie che attualmente si impartiscono è “sessualità e genere”. Ugualmente si trattano temi come il maltrattamento, alcolismo, prostituzione e malattie a trasmissione sessuale. A partire dai 15 anni uomini e donne iniziano ad occupare ruoli di responsabilità nelle comunità (promotori e promotrici di salute, membri di commissioni, partecipazione nella JBG). Nell’ambito quotidiano la donna continua ad essere la responsabile della cura familiare e della casa e inizia a integrarsi nella vita agraria. Si puo’ notare che la partecipazione della donna alla vita politica e sociale è sempre più ampia grazie ad una crescente consapevolezza dei propri diritti, così come esiste un interesse della donna nei metodi anticoncezionali. Terminiamo l’incontro con una forte sensazione che il processo di lotta della donna continua e che nonostante tutte le contraddizioni e progressi ottenuti permettono di vedere un altro mondo possibile.
Brigata presente nel municipio”Che Guevara”, Caracol 4 di Morelia, dal 2 al 7 agosto 2008.
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