Associazione YaBasta
CHI SIAMO
NEWS
APPROFONDIMENTI
AGENDA
PROGETTI
CAMPAGNE
CAROVANE
CAMINANTES

Home / Sudamerica

MST Bahia

Ya Basta Reggio Emilia

In questo articolo si parla di:

  • 202/700 Brasile

Il Brasile è una terra di paradossi e contrasti molto più forti e visibili rispetto ad altri Paesi dell’America Latina. Gli stati della regione denominata Nordest, così come gli stati della regione amazzonica, sono quelli che, per ragioni storiche, politiche e culturali, maggiormente mostrano il divario tra ricchi e poveri e dove le prospettive di vita e sviluppo sono costantemente ostacolate dall’alto livello di corruzione politica e dallo strapotere del latifondo e delle multinazionali.

La Bahia è uno degli stati con il più alto livello di concentrazione di terra.
Multinazionali come Veracel e Aracruz Celulose possiedono oltre 700mila ettari di terra destinate alla monocoltivazioni di eucalipto, e ora stanno implementando anche la coltivazione della canna da zucchero in larga scala. “Sono monocoltivazioni che non generano posti di lavoro e che costringono le popolazioni rurali a una migrazione forzata verso le grandi città, andando a riempire le favelas”, racconta Evanildo Loures Costa, membro della direzione statale del MST-BA in una recente intervista. “La rielezione di Lula e l’elezione di Jaques Wagner in Bahia hanno provocato una nuova grande aspettativa e il movimento ha acquistato forza.”

L’MST Bahia nel 2007 ha effettuato un numero record di occupazioni, 93, in 72 diverse province, mobilitando oltre 18mila famiglie. Nello stato ci sono oltre 228 accampamenti per un totale di 25mila famiglie che aspettano di ricevere la terra, (alcune da oltre 10 anni!) e 123 insediamenti, in cui sono suddivise circa 9mila famiglie.
Oltre alle occupazioni, in il Movimento ha effettuato durante l’anno una serie di occupazioni simboliche di municipi, organi pubblici istituzionali e multinazionali, riuscendo in questo modo a fare forti pressioni sul governo statale.

Ad esempio, l’occupazione della Petrobras a Sao Sebastiao de Posse ha garantito i finanziamenti per l’apertura di un corso di Agronomia. Quella del Projeto Salitre e della Sudano Papel e Celulose sono servite a discutere il problema dell’esportazione dell’acqua in favore dell’agrobusiness, a danno dell’agricoltura familiare. La Marcia da Feira de Santana a Salvador (la più grande realizzata nello stato, con circa 5mila partecipanti) ha ottenuto come risultato l’approvazione di molte rivendicazioni con il governo statale e la creazione di un dibattito e di una propaganda in favore della riforma agraria all’interno della società.
Anche la lotta contro lo Spostamento del Rio Sao Francisco è riuscita ad avere largo consenso e l’appoggio di molti movimenti e enti di tutto il paese.

Repressione

Attualmente la situazione è abbastanza tranquilla, dovuto anche al fatto che si è in periodo elettorale nei vari municipi, ma l’inizio del Governo Wagner (2007) è stato segnato da uno dei più violenti sgomberi mai accaduti nello stato, quello della Fazenda Conjunto Aliança, a Itapitanga.
Mentre le famiglie, circa 150, che avevano occupato l’area si stavano ritirando pacificamente, la Companhia de Açoes Especiais da Regiao Cacaueira (CAERC) ha accerchiato e isolato l’ultimo camion e ha aggredito i contadini sparando gas lacrimogeno e pallottole di plastica e picchiandoli nella piazza del paese per intimidire gli abitanti e convincerli a non tentare di rioccupare la fazenda.
Ventiquattro persone sono state gravemente ferite e quattro di queste sono state torturate nella caserma di Ipitanga per quattro ore. Il dirigente regionale del MST è rimasto incarcerato per 13 giorni.
Questa vera e propria “spedizione punitiva” attuata dalla CAERC, è stata voluta dai proprietari terrieri locali e dai loro alleati politici, con la complicità del potere giudiziario locale.

“Il Potere Giudiziario, attraverso la sua struttura da 500 anni a servizio della proprietà privata, del capitale straniero e dell’elites finanziarie, approva le sentenze di sgombero e minaccia di fare processi amministrativi contro i comandi di polizia che cercano la via della negoziazione” afferma Evanildo Costa.

Con la globalizzazione del capitale, i vecchi latifondisti si alleano alle imprese multinazionali, facendo diventare l’agrobusiness un nemico ogni giorno più potente e perverso. Quando non si riesce a ottenere l’intervento dello Stato per reprimere i movimenti, si usano le strategie tradizionali di contrattare pistoleiros o le moderne imprese di sicurezza, come è accaduto l’ottobre scorso in Paranà nel caso dell’omicidio di Keno, ucciso da un gruppo di sicurezza privato contrattato dalla multinazionale Syngenta Seeds in seguito all’occupazione di un terreno da parte del Movimento di Via Campesina per denunciare la sperimentazione di sementi geneticamente modificate.

21

Luglio

2008

CSV di Padova

Sito realizzato grazie al
finanziamento del CSV
di Padova

Credits

Sito creato con SPIP da Ipse Digit s.c.