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Bolivia - intervista a Oscar Olivera

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In questo articolo si parla di:

  • 17/700 Bolivia

Per molti giorni a Cochabamba è stato portato avanti uno sciopero della fame per protestare contro le gravi violazioni dei diritti lavorativi degli operai nel Paese.
Lo sciopero della fame in corso da dieci giorni in varie città in Bolvia è iniziato dopo che l’impresa di calzature Manaco, filiale a Cochabamba della multinazionale calzaturiera Bata, ha licenziato il proprio operaio Alejandro Saravia, 54 anni, 27 dei quali passati a lavorare il cuoio per la Manaco.
Secondo quanto riportato dagli operai e dai sindacalisti in lotta, Saravia è stato licenziato senza giusta causa - e lasciato senza garanzie di mantenimento per se stesso e per la propria famiglia - dopo essere stato richiamato dai suoi dirigenti per presunte trasgressioni ai regolamenti interni della fabbrica.
La vicenda singola di Alejandro Saravia ha dato inizio a tale, estrema, forma di protesta, perché è simbolo della situazione generale di molti operai in Bolivia, ed è stata dettata dalla totale mancanza di appoggio e di protezione da parte dello stesso sindacato degli operai della Manaco, definito in totale asservimento all’industria stessa.
Il licenziamento di Alejandro Saravia pare essere stato solo l’ultima di numerose violazioni perpetrate dall’industria Manaco nei confronti dei propri dipendenti, che non possono avvalersi né di bonus di anzianità, né del pagamento degli straordinari, né di protezione sindacale, e che godono di stipendi medi di circa 700 bolivianos mensili (circa 70 euro al mese), a fronte degli stipendi degli impiegati, anche di 30 volte superiori.
La protesta di Oscar Olivera, anch’esso ex operaio e sindacalista alla Manaco per 30 anni, dei suoi compagni, e dello stesso operaio Alejandro Saravia, vuole mettere in luce la più ampia mancanza di tutela degli operai di tutta la Bolivia ed è un duro atto d’accusa contro lo stesso Governo boliviano e si sta estendendo in altri parti del Paese, ricevendo l’appoggio di sindacati ed operai di altre città boliviane.
Attualmente lo sciopero della fame è stato interrotto e Oscar Olivera nell’intervista spiega il significato della protesta e cosa significa per i lavoratori mobilitarsi per i propri diritti in un paese come la Bolivia.

- [ audio ]

19

Luglio

2008

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