In questo articolo si parla di:
AI WEIWEI: NEVER SORRY di A. Klaiman
Premio speciale della Giuria al Sundance Film Festival. Un ritratto dell’artista/attivista cinese, uno dei nomi di punta del momento nel campo dell’arte e dei diritti umani.
Martedì 14 luglio alle ore 21.30, prima della proiezione del film dedicato al celebre artista cinese e attivista incarcerato dal Governo di Pechino, l’Associazione YaBasta e BeccoGiallo presentano la rassegna Oblò, sguardi sulla realtà tra cinema e fumetto.
Con Vilma Mazza e Guido Ostanel.
La Rassegna Oblò, che ha visto la sua prima edizione lo scorso febbraio, sarà presente a CinemaUno Estate con due serate da non perdere con l’omaggio a due figure di primo piano nelle battaglie per i diritti umani, nominati quest’anno da Amnesty International "Ambasciatori della Coscienza": sono la folksinger pacifista Joan Baez e l’artista/attivista cinese Ai Weiwei.
Perchè questa scelta?
In molti casi attraverso la storia di alcune donne ed uomini si può guardare più in là, scorgere il contesto, le radici delle scelte che rendono alcuni personaggi maggiormente rappresentativi di un epoca, di una problematica, in poche parole della storia. Due serate che sono appunto un oblò.
Edizioni BeccoGiallo nella sua vasta scelta editoriale propone parecchi titoli dedicati a biografie proprio perchè attraverso la vita di uno si possono vedere le vite di molti.
Da qui l’idea di proporre all’interno della Rassegna Cinema Uno Estate le serate imperniate su due personaggi, la cui storia ci permette di riflettere sul presente.
Nella prima serata al centro ci sarà la Cina. Questo sconfinato paese che è salito alle cronache in questi giorni per le vicende collegate alla borsa. Rialzi incredibili, poi discese vorticose dei listini asiatici accompagnate dall’intervento dell’onnipresente partito-stato per requilibrare l’assetto finanziario.
Ma cosa si cela, al di là delle criptiche analisi economiche dietro la "bolla cinese"?
Quali sono le contraddizioni della "fabbrica del mondo"?
La "bolla cinese" ci parla della tensione tra uno sviluppo definito turbo comunis/capitalismo, tra la pianificazione totale e l’assetto del mondo contemporaneo dove il mercato finanziario globale viaggia oltre qualsiasi sovranità statale.
Ci parla anche di un’altra immensa contraddizione: quanto possono reggere, in un contesto di limitazione delle libertà personali, la necessità di incentivare il libero mercato, la libera impresa, lo sviluppo della libera cooperazione sociale, l’individualismo nella ricerca del possesso di beni materiali e di acquisizione di un migliore status sociale (ben incarnato dalle migliaia di piccoli investitori coinvolti nel crollo delle borse), ovvero tutte le cose che sono alla base dello sviluppo furioso cinese?
La storia del celebre artista Ai Wei Wei, perseguitato dal Governo ci offre la possibilità di una riflessione che ci riguarda perchè ... la Cina è vicina.
AI WEIWEI: NEVER SORRY
di Alison Klaiman con Ai Weiwei e Ying Gao (USA, 2012 - 90’)
Premio speciale della Giuria al Sundance Film Festival. La storia dell’artista, blogger e attivista più celebre della Cina contemporanea: la cultura contro lo strapotere dell’economia.
Premio speciale della Giuria al Sundance Film Festival. “Ai Weiwei - Never Sorry” è la storia dell’artista più celebre della Cina contemporanea, incarcerato per tre mesi nel 2011 dal regime di Pechino, una voce critica disposta a rischiare la vita per costringere il mondo a riflettere sulle proprie contraddizioni. La forza della cultura e della democrazia contro lo strapotere dell’economia, un moderno Davide contro il Golia del profitto. Grazie a questo documentario l’artista riesce a veicolare il suo messaggio, aprendo gli occhi sulla tragedia del Sichuan o svelando nel dettaglio le tecniche adottate da Pechino per minare il suo dissenso. Un documento semi-privato - deliziosi i duetti polemici tra Weiwei e la madre - sicuramente improntato a una tesi, ma che si rende necessario per aprire gli occhi su quanto avviene nella nazione che si appresta a diventare la più potente al mondo.
Dal Corriere della Sera 25 gennaio 2015: “Guardatemi, sono un fantasma”. Dialogo con Ai Weiwei
APPROFONDIMENTI SULLA "BOLLA CINESE"
Da Il Manifesto
Crollo borsa a Shanghai. Bruciati 3mila miliardi in meno di un mese
Da Repubblica
Bolla cinese, Rampini: "La Germania è il paese europeo che ha più da temere"
Da La Stampa
In Cina i trader di Borsa superano gli iscritti al Partito comunista
Gli esperti: in Cina mercato giovane, si riprenderà”