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Ai primi di aprile, il quotidiano Reforma pubblicava un presunto scoop dal titolo "Smascherato il SubComandante Marcos" in cui sulle nasi di dichiarazioni di un presunto appartenente all’EZLN si descrivevano le attività degli zapatisti, i "contributi" economici che giungono loro dai Paesi Baschi (adirittura da ETA) e dall’Italia ed inoltre veniva pubblicata la foto del presunto Marcos.
Immediatamente appariva però la secca smentita: il presunto Marcos altro non era che un cooperante italiano che replicava subito alla Reforma per chiedere una smentita.
Il quotidiano messicano, così come tutte le altre agenzie di stampa che avevano ripreso la notizia, si guardavano bene dal pubblicare ogni smentita.
La vicenda se non fosse che si inserisce in un clima di torbidi tentativi di criminalizzare gli zapatisti, sarebbe di per sè ridicola.
Ma va letta dentro quei tentativi, a volte veramente maldestri, di creare un clima adatto a provocazioni ed aggressioni nei confronti delle comunità zapatiste. come denunciano le Giunte del Buongoverno.
Un’attacco verso gli zapatisti che non è eclatante, ma continuo e subdolo, come è stato denunciato all’interno della Settimana di mobilitazione europea.
In questo quadro ancora più importante è riaffermare che gli zapatisti non sono soli come faremo con laCarovana dell’estate 2001.
Vi proponiamo la raccolta dei materiali riferiti a questa vicenda come contributo a vigilare su quello che accade in Messico e Chiapas.
VITTORIO ZUCCONI GLI ZAPATISTI E LA CATTIVA INFORMAZIONE
Approfondimento di Daniele Di Stefano
A CHE SERVONO I GRANDI MEDIA
Articolo di Gloria Munoz Ramirez
REPLICA DEL PRESUNTO SUBCOMANDANTE MARCOS
COMUNICATO DEI GRUPPI ITALIANI DI SOLIDARIETA’
COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE YA BASTA
Prime riflessioni all’apparire dell’articolo su Reforma