In questo articolo si parla di:
Andalgalá, Catamarca. Alle 17,30 del lunedì 15 di Febbraio, la polizia e corpi di fanteria ha scatenato una brutale repressione sugli attivisti dell’Assemblea "El Algarrobo", mettendo in fermo giudiziario più di 15 membri dell’assemblea e cittadini di Andalgalá, Catamarca.
Lo stesso corpo di sicurezza della polizia del dipartimento di Andalgalá ha sbarrato la strada agli abitanti della zona, impedendo loro di arrivare alle proprie case.
Precedentemente si erano verificati momenti di tensione nell’Assemblea El Algarrobo, il presidio permanente che si trova ai margini dello strada comunale che unisce Chaquiago con El Potero (Andalgalá, Catamarca) in un terreno privato con permesso del suo proprietario, dove si rivendicano l’applicazione dei diritti costituzionali per una vita degna e sana, in un ambiente libero di inquinamento, acclamando il SI ALLA VITA e NO allo sfruttamento a cielo aperto del ghiacciaio di Aconquija, nelle mani dell’impresa mineraria Agua Rica.
Dal giorno venerdì 12 di febbraio i membri dell’assemblea sono stati circondati da una scorta permanente di effettivi della fanteria, Gruppo KUNTUR e da Polizia locale.
Gli uniformati sono arrivati con armi, caschi, scudi ed altri oggetti di repressione, e anche cani poliziotto.
Nell’assemblea El Algarrobo al momento della dell’attacco c’erano circa duecento persone, tra le quali donne, bambini, pensionati, lavoratori autonomi, docenti, professionisti, casalinghe, lavoratori municipali, uomini di tutte le età e settori sociali.
Probabilmente tale accerchiamento si è dovuto agli imminenti ordini di irruzione e di sgombero che sono stati annunciati dall’Intendente José Perea e la Giudice Martha Nieva.
Precisiamo che nei più di due mesi che l’Assemblea El Algarrobo si trova ai margini della strada cercando di farsi sentire, difendendo i loro diritti, non si è stata data nessuna risposta da parte delle autorità locali, provinciali né nazionali.
Imagini della repressione contro la gente di Andalgalá che esige il rispetto delle garanzie costituzionali